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Indebita compensazione

La Corte di Cassazione, con la sentenza 7615/2022, ha distinto in due violazioni l’indebita compensazione:

  • per il reato di indebita compensazione di crediti inesistenti, la falsità dimostra la volontà del
    contribuente di frodare l’erario;
  • per i crediti non spettanti occorre la prova della consapevolezza dell’inutilizzabilità.

Per il credito inesistente (art. 13, c. 5 D. Lgs. 471/1997) devono ricorrere due requisiti:

  • mancanza del presupposto costitutivo (il credito non emerge dai dati contabili, finanziari o
    patrimoniali del contribuente);
  • l’inesistenza non deve essere riscontrabile con controlli automatizzati o formali dei dati in anagrafe
    tributaria.

 

Fonte: Il Sole 24 Ore

Aumento delle sanzioni per i professionisti

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale 25.02.2022 n. 47 il D.L. 25.02.2022 n. 13 il quale è intervenuto in materia di bonus edilizi e di cessione dei crediti, andando ad inasprire le misure finalizzate a contrastare le frodi.
L’art. 2, c. 2 infatti prevede un inasprimento delle sanzioni pecuniarie e penali a carico dei professionisti tecnici che rilasciano asseverazioni infedeli o false attestazioni di congruità delle spese.
Il tecnico abilitato alle asseverazioni rilasciate al termine dei lavori o per ogni stato di avanzamento dei lavori, può essere punito con la reclusione da 2 a 5 anni e con la multa da 50 mila euro a 100 mila euro se espone informazioni false od omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione dello stesso ovvero attesta falsamente la congruità delle spese; se il fatto è commesso al fine di conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri la pena è aumentata.

Fonte: Italia Oggi

Proroga attività di riscossione dell’Agenzia della riscossione

Con un Comunicato stampa del 30.04.2021 il Ministero dell’economia ha preannunciato la proroga al 31.05.2021 del termine di sospensione delle attività di riscossione.

Tale sospensione riguarda tutti i versamenti derivanti dalle cartelle di pagamento, dagli avvisi di addebito e dagli avvisi di accertamento affidati all’Agenzia della riscossione nonché l’invio di nuove cartelle e la possibilità per l’Ente di avviare procedure cautelari o esecutive come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti.

Ripresa della riscossione

Il Decreto Sostegni ha differito al 30 aprile 2021 il termine “finale” di sospensione dell’attività di riscossione per i pagamenti di cartelle, avvisi di addebito e avvisi di accertamento.

I contribuenti dovranno effettuare i versamenti oggetto di sospensione entro il 31.05.2021.

Sempre il 30.04.2021 si interromperà anche il blocco degli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi.

Benefici fiscali con pagamenti tracciati

L’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici consente ad imprese e professionisti, di avere vantaggi in materia di sanzioni e di termini di accertamento. Infatti, per coloro che hanno ricavi non superiori a 5 milioni di euro, è possibile beneficiare della riduzione al 50% delle sanzioni per le violazioni in materia di dichiarazione Iva e di obblighi strumentali.
Tuttavia, è necessario indicare nelle dichiarazioni dei redditi e Iva gli estremi dei rapporti con gli operatori finanziari intrattenuti nell’anno cui si riferisce la dichiarazione e per cui s’intende fruire del beneficio.
Un ulteriore vantaggio dato dall’utilizzo di mezzi di pagamento tracciabili, è dato dalla riduzione di 2 anni dei termini d’accertamento ai fini dell’Iva e dei redditi d’impresa e lavoro autonomo.
Il problema più rilevante è legato al fatto che si va a perdere tale beneficio in presenza anche di un solo pagamento con mezzi non tracciati.
Per quanto riguarda i contribuenti in regime forfettario, i quali non sono obbligati a presentare la dichiarazione Iva, è prevista la riduzione di 1 anno dei termini d’accertamento, se il fatturato annuo è interamente documentato da fatture elettroniche. Se poi il soggetto in questione, oltre a ciò, garantisce anche la tracciabilità di incassi/pagamenti oltre 500 euro, la riduzione dei termini dovrebbe diventare di 2 anni.