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L’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici consente ad imprese e professionisti, di avere vantaggi in materia di sanzioni e di termini di accertamento. Infatti, per coloro che hanno ricavi non superiori a 5 milioni di euro, è possibile beneficiare della riduzione al 50% delle sanzioni per le violazioni in materia di dichiarazione Iva e di obblighi strumentali.
Tuttavia, è necessario indicare nelle dichiarazioni dei redditi e Iva gli estremi dei rapporti con gli operatori finanziari intrattenuti nell’anno cui si riferisce la dichiarazione e per cui s’intende fruire del beneficio.
Un ulteriore vantaggio dato dall’utilizzo di mezzi di pagamento tracciabili, è dato dalla riduzione di 2 anni dei termini d’accertamento ai fini dell’Iva e dei redditi d’impresa e lavoro autonomo.
Il problema più rilevante è legato al fatto che si va a perdere tale beneficio in presenza anche di un solo pagamento con mezzi non tracciati.
Per quanto riguarda i contribuenti in regime forfettario, i quali non sono obbligati a presentare la dichiarazione Iva, è prevista la riduzione di 1 anno dei termini d’accertamento, se il fatturato annuo è interamente documentato da fatture elettroniche. Se poi il soggetto in questione, oltre a ciò, garantisce anche la tracciabilità di incassi/pagamenti oltre 500 euro, la riduzione dei termini dovrebbe diventare di 2 anni.